Glossario arredamento. Questo strumento potrebbe essere molto utile nel caso in cui abbiate bisogno di conoscere alcuni termini di cui ignorate il significato. Di seguito sono riportati solo alcuni dei termini più utilizzati nel settore dell’arredamento. Conoscendo questi termini potrà essere più semplice interpretare alcune diciture. In questo modo sarà facile inoltre, riuscire a organizzare al meglio l’arredamento di un qualsiasi abitacolo.
Glossario arredamento
Cosa vuol dire :
Battura Scanalatura praticata sul bordo di un elemento in legno, ad esempio un cassetto, per facilitarne l’incontro con un’altra superficie.
Bisello Si tratta di una smussatura degli angoli di uno specchio o di un pannello di vetro mediante taglio inclinato a scopo ornamentale.
Bocchetta Cornice metallica che orna e protegge la serratura sui mobili
Carcassa II termine indica la struttura portante di un mobile ad eccezione delle parti smontabili, quali ad esempio i cassetti o gli sportelli.
Catena Elemento orizzontale che sostiene i cassetti o che raccorda le gambe dei tavoli.
Cavicchio Asticciola di legno usata per rinforzare un giunto.
Cimasa Detta anche “cappello”. Si tratta di una modanatura ornamentale a intaglio che si può trovare sulla sommità delle spalliere delle sedie e degli stipi ed inoltre lungo il contorno di cornici per specchi
Costruzione a doghe Sistema costruttivo usato prevalentemente in area veneta per creare le mosse nei mobili di forma bombata: assi lunghi e stretti di sezione trapezoidale vengono giustapposte e incollate le une alle altre, come si fa per creare il fusto della botte.
Facciata bombé Forma arrotondata e convessa della parte frontale di un mobile.
Gommalacca Sostanza resinosa che, diluita con l’alcool, viene usata per la lucidatura del mobile.
Guide di scorrimento Binari in legno applicati alle parti interne di un mobile per permettere il movimento dei cassetti.
Impiallacciatura Tecnica utilizzata in ebanisteria per conferire maggior pregio ai mobili in legno comune. Consiste nel rivestire la superficie dei mobile previa stesura di appositi collanti con fogli sottili, di spessore inferiore al millimetro (i cosiddetti piallacci), in mogano, legno di rosa, palissandro, ebano, noce o altre essenze pregiate. Introdotta nel XVII secolo e di largo utilizzo ancora ai giorni nostri, trovò le migliori applicazioni nell’arredamento del XVIII secolo. Se il foglio presenta uno spessore superiore al consueto, si preferisce parlare di placcatura.
Incastro a coda di rondine Tipo di incastro per mobilia di alta qualità, di due pannelli lignei, uno dei quali presenta ad un’estremità una sporgenza trapezoidale e l’altro una rientranza di identica configurazione in modo da consentire, all’atto della giunzione, una perfetta adesione.
Incastro a mortasa e tenone Introdotto a partire dal sec. XVI, consiste nell’inserimento di una parte sporgente, detta tenone, nella cavità corrispondente, detta mortasa.
Intaglio Tecnica per creare ornamenti asportando parte del legno da decorare, comunemente in uso dal medioevo al sec. XVII.
Intarsio Tecnica che consiste nel rivestire la carcassa di un cassettone con legni pregiati e di diverso colore disposti in modo tale da formare motivi decorativi.
Lastronatura Operazione analoga all’impiallacciatura, con la quale si riveste una struttura, generalmente in legno dolce, con essenze lignee di maggior pregio, tagliate in lastre di spessore variabile: mentre nel Cinquecento i lastroni raggiungevano anche i 3-4 millimetri, a partire dall’Ottocento si assottigliarono progressivamente. A seconda di come viene applicata e del disegno che viene messo in risalto, prende il nome di lisca di pesce e losanga. Quando una lastronatura è molto venata e applicata in modo da formare un motivo simile a lingue di fuoco, viene detta “a fiamma”.
Marqueterie Termine francese – derivato da “marque”, marchio, contrassegno- indicante un tipo di intarsio eseguito non sul massello, ma sulla placcatura dei mobile. Più superficiale rispetto all’intarsio vero e proprio, è realizzato con tasselli lignei di essenze, dimensioni e colorazioni differenti, integrati talvolta con tessere di altri materiali come stagno, tartaruga, avorio e argento. Eccellenti interpreti di tale tecnica furono, a partire dal Seicento, i mobilieri olandesi che prediligevano disegni di tipo zoomorfo o floreale.
Modanatura Listelli di legno o di stucco che profilano i bordi di un mobile. Applicata a scopo decorativo o per mascherare una giuntura.
Montanti Elementi verticali della carcassa di un mobile.
Pannello smussato Pannello che alloggia in scanalature del telaio che garantiscono al legno il gioco neccessario. Le Fablier utilizza pannelli in massiccio con fresatura “a diamante” nella costruzione di schienali e fondi di cassetti.
Piallaccio Sottile foglio di legno dello spessore variabile da uno a due millimetri, incollato sulla superficie della carcassa come decorazione.
Radica e radicatura Termine usato per indicare la fondazione legnosa a struttura irregolare che si trova in prossimità delle radici, nella quale le fibre non hanno più un andamento regolare ma al contrario, sono più o meno contorte o mosse. Questa struttura fa si che il legno in sezione presenti un aspetto variegato, con marezzature e chiaroscuri di forte effetto decorativo. Viene detta radicatura l’operazione con la quale si riveste una struttura in legno dolce con fogli di radica tagliati in spessori che variano dai 3-4 millimetri del Cinquecento al millimetro circa d’inizio dell’Ottocento.
Scanalatura Incisione a intaglio in solchi verticali su una colonna o altro oggetto cilindrico.
Scantonatura Smussatura di un angolo, uno spigolo, un bordo.
Smusso Angolo su un elemento di legno ottenuto tramite piallatura o taglio inclinato.
Stampigliatura Marchio impresso a caldo o con uno stampo in ferro, che veniva apposto dai più importanti ebanisti francesi.
Tasselli Costituiscono il più primitivo elemento di giuntura fra le parti dei mobili, che risultano così facilmente smontabili tramite la semplice rimozione del piolo di legno che unisce gli elementi.
Tornitura Lavorazione al tornio del legno. Si è diffusa nel Cinquecento per la lavorazione di gambe e piedi nelle forme a vaso, a colonna, a balaustro.